Descrizione
Dopo il soggiorno romano del 1875 Luigi Capuana tornò a Mineo per lavorare al suo primo volume di novelle, stampato a Milano nel 1877: Profili di donne.
In questo lavoro lo scrittore siciliano fece confluire, oltre alla sua attività di critico letterario, i suoi studi sulla psicologia femminile, tesa a ricostruire, riconoscere e interpretare in chiave narrativa lo straordinario: quel misto di situazioni misteriose e personaggi enigmatici di cui sono costituiti i “fatti umani”.
Così, Delfina, Giulia, Fasma, Ebe, Iela e Cecilia diventano occasione per Capuana per provare a raccontare ciò che l’occhio vede e assecondare, tra storie d’infedeltà, amori non ricambiati o idealizzati, il dichiarato desiderio di realizzare un’opera d’arte il cui unico intento è raffigurare sensazioni vere, sentimenti veri, dolori veri e renderli, come dicevano i pittori suoi contemporanei, schiettamente, sinceramente.
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